CULTURA &TEMPO LIBERO

 
 
 

SCIENZA E FILOSOFIA

 
HOME DEL DOSSIER
La domanda

Storia delle idee

Filosofia minima

Marijuana: proibizioni disastrose

di Armando Massarenti

commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
14 novembre 2009

«Sei un economista? Allora firma questo appello». Recitava così, nel 2005, una «lettera aperta al presidente, al congresso e ai governatori Usa» sulla legalizzazione della marijuana. Come dire: «se sei un vero economista, non potrai non firmare». Alla classica batteria di argomenti contro il proibizionismo (alimenta la malavita, fa lievitare i prezzi, spinge alla violenza e alla rapina soggetti altrimenti pacifici, aumenta la pericolosità delle droghe stesse, ingrassa le carceri di soggetti non particolarmente pericolosi, ecc. ecc.) l'appello, scritto dall'economista di Harvard Jeffrey A. Miron e firmato da 500 suoi colleghi, primo fra tutti il Nobel Milton Freedman, aggiungeva alcuni dati economici altrettanto convincenti. Rimpiazzando la politica proibizionista con un sistema di tassazione e regolazione dei consumi, come quello previsto per alcol e sigarette, lo stato federale avrebbe risparmiato 7,7 miliardi di dollari all'anno e ne avrebbe incassati 6,2. Oggi il fallimento delle politiche proibizioniste è sotto gli occhi di tutti. Anche l'Unione europea, orientandosi nella direzione della «riduzione del danno», lo ha dichiarato a più riprese. Il «Washington Post» di recente ha pubblicato un articolo intitolato: «It's Time to Legalize Drugs». Eppure questa idea fatica ad essere recepita dalla maggior parte dei politici e della gente comune. Perché? Il filosofo di Harvard Robert Nozick lo aveva spiegato assai bene. Le politiche protezioniste o paternaliste in genere hanno «valenze simboliche» che travalicano i freddi, nonché rigorosi e corretti, ragionamenti degli economisti a favore della legalizzazionie. Le «ragioni», insomma, per superare il gap, hanno bisogno di «simboli». Ma come conferir loro quelle «valenze simboliche» tali da renderle competitive con le idee rivali e sbagliate? Forse le fotografie del cadavere tumefatto di Stefano Cucchi – arrestato per droga e morto durante gli interrogatori – rese pubbliche dai familiari possono esserci utili proprio in questo: a farci capire quanto quei freddi ragionamenti da economisti potrebbero liberarci da un simile strazio.

14 novembre 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-